Cosa sono i CAPTCHA e come usarli in WordPress
Cosa sono i CAPTCHA e come usarli in WordPress
Nell’articolo di oggi ti spieghiamo cosa sono i captcha e come usarli sulla piattaforma più famosa: WordPress.
Con l’acronimo inglese CAPTCHA, nell’ambito dell’informatica, si tratta di un test composto da una o più domande e risposte per determinare se l’utente sia un umano e non un computer o, più precisamente, un bot.
Quindi, in altre parole, è importante per la sicurezza e l’usabilità di un sito web.
Un test CAPTCHA – tipicamente utilizzato – è quello in cui si richiede all’utente di scrivere quali siano le lettere o i numeri presenti in una sequenza, che appare distorta o offuscata sullo schermo.
I CAPTCHA sono utilizzati per impedire che i bot utilizzino determinati servizi, come i forum, la registrazione presso siti internet, la scrittura di commenti e, in generale, tutto ciò che potrebbe essere usato per creare spam o per violare la sicurezza con operazioni di hacking.
Questo tipo di test – sviluppato per la prima volta nel 1997 dal settore ricerca e sviluppo di AltaVista capitanato da Andrei Broder, per impedire ai bot di aggiungere URL al loro motore di ricerca – è stato utilizzato anche per contrastare lo spam generato da bot.
Ciò, dunque, obbliga il mittente di un messaggio e-mail non conosciuto dal destinatario a superare un test CAPTCHA prima di consentire la consegna del messaggio.
Cosa sono i CAPTCHA e come usarli in WordPress. Perché è importante verificare?
È necessaria la verifica perché ci sono software che dominano la rete alla ricerca di email e commenti per mandare messaggi di spam o, semplicemente, per colpire in modo anomalo un elemento.
I provider – azienda di servizi che dispone di computer costantemente connessi ad Internet tramite linee speciali – possono proteggere il tuo sito web, ma ciò non basta.
Il captcha risolve problemi inserendo, prima della possibilità di invio messaggio, un compito da svolgere che non può essere decifrato da un processo automatico.
Semplicemente perché solo la presenza umana può sciogliere l’ostacolo proposto dal captcha.
Non a caso, è l’abbreviazione di Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart. Ma cosa significa?
Tradotto vuol dire Test di Turing pubblico e completamente automatico per distinguere computer e umani; la sua pronuncia riproduce l’espressione gergale ‘Caught you’, ovvero ‘ti ho beccato’.
Il captcha classico è quello che prevede l’inserimento di elementi alfanumerici – numeri e lettere maiuscole e minuscole – in uno spazio.
Generalmente la visuale che contiene questa scritta viene disturbata da elementi grafici di varia natura, appunto per rendere l’operazione più difficile.
Uno dei più usati e quotati è l’operazione matematica, resa ancora più difficile dalla presenza di numeri romani e simboli. Oltre a questi, ci sono anche captcha sonori che costringono a scrivere sequenze espresse dagli altoparlanti, o magari combinazioni basate sul visual. Hai presente quelle foto situate tutte in una griglia nelle quali, spesso, compare un’automobile?
Si tratta di una tipologia di captcha che propone Google per garantire una sicurezza maggiore.
Come e dove si mettono i captcha?
Come detto poc’anzi, i captcha vengono utilizzati per proteggere la tua presenza in rete. Soprattutto vengono usati per impedire ai bot di usare forum e servizi di registrazione, invio messaggi e siti web.
Con lo scopo di evitare spam o azioni malintenzionate, per questo i captcha si inseriscono a ridosso di form e moduli. Così facendo, l’invio del messaggio o del contenuto è subordinato alla risposta umana.
Ecco alcune regole importanti da tener conto:
– assicurati che sia semplice per tutti i tuoi potenziali utenti;
– compila i possibili problemi di vista e udito;
– fai delle prove con gli altri utenti.
I captcha si possono trovare anche quando dovrai compilare un modulo d’immatricolazione, un’invito o un’iscrizione ad una newsletter.
Ecco altri consigli per l’inserimento di essi
Una delle soluzioni più indicate per avere un captcha sul sito e limitare le difficoltà del pubblico è reCaptcha, un servizio gratuito che protegge il tuo sito web da spam e azioni malevole.
Semplice da usare e, ancora di più, utilizza altri segnali per determinare se una richiesta sia legata a un essere umano o da uno strumento artificiale (bot).
La versione di reCaptcha v3 svolge una vera e propria analisi del possibile rischio per avvisare l’utente di una presunta anomalia. Se sei interessato a scoprirne i vantaggi, allora ti consigliamo di visitare direttamente la pagina ufficiale di quest’ultimo.
Come inserire captcha su WordPress: ecco i plugin
Per mettere un captcha sul tuo blog o sito web WordPress, sappi che puoi usufruire di tantissime estensioni che danno la possibilità di gestire e tutelare il tuo campo.
Adesso, ti elenchiamo i migliori plugin WordPress per aggiungere un captcha:
– WordPress Captcha Plugin by Captcha Bank: consente di usare un’estensione più articolata con molteplici funzioni e livelli di sicurezza;
– Really Simple CAPTCHA: pensato per Contact Form 7 (ma non solo) e rappresenta la massima semplicità;
– Login No Captcha reCAPTCHA: ti dà la possibilità di aggiungere il famoso reCaptcha di Google sul blog;
– Google Captcha (reCAPTCHA): oltre a garantirti ottimi livelli di sicurezza, ma offre funzioni più complete.
Ricorda che, in determinate circostanze, devi solo rimuovere ciò si innesca tra l’utente e la conversione.
Per il login su WordPress, ad esempio, puoi aggiungere una verifica ben articolata perché ciò non riguarda l’utente finale. Dopo aver letto per filo e per segno tutto ciò che c’è da sapere sui CAPTCHA e come si usano, non ti resta che scegliere il sistema più adatto al tuo sito internet. Il nostro consiglio è di ricorrere a quelli sicuri per la tua protezione e, allo stesso tempo, non risultino troppo fastidiosi per gli utenti.