Le fonti comunitarie

Con l’adesione dell’Italia alla Comunità Europea la categoria delle fonti primarie include anche gli atti adottati dalle istituzioni comunitarie.Di fatto è stata limitata la sovranità degli Stati membri, in quanto le fonti comunitarie prevalgono sulla legge e su gli atti aventi forza di legge.La Comunità Europea, in quanto organizzazione sovranazionale, può adottare, attraverso le proprie istituzioni, atti vincolanti per gli ordinamenti giuridici degli Stati membri.

Gli atti che può adottare sono regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri. In particolare:

  • il regolamento ha portata generale; esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi ed è direttamente applicabile in ciascuno Stato membro;
  • la direttiva vincola lo Stato cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi;
  • la decisione è obbligatoria in tutti i suoi elementi per i destinatari da essa designati. Le decisioni sono atti aventi portata concreta, che possono indirizzarsi ad uno Stato membro o ad altro soggetto (persona fisica o giuridica), vincolanti per il destinatario; acquistano efficacia con la semplice notifica ai destinatari;
  • le raccomandazioni e i pareri, sono atti sforniti di efficacia precettiva e vincolante che è peraltro difficoltoso distinguere concretamente fra loro.

Voci collegate:

Le fonti del diritto

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Rocco Vincy

Analista/Programmatore, web developer e blogger, mi occupo di sicurezza informatica e delle comunicazioni. Co-fondatore del sito/blog "BlogAmico" Telegram: @RoccoVincy

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