Lo Stato: nozione, elementi costitutivi, costituzione
Esistono diverse definizioni di Stato, ogni autore ne da una propria ma i concetti restano grossomodo invariati.
Citiamone alcune:
- “Lo Stato può essere definito come un ordinamento giuridico originario a fini generali ed a base territoriale, dotato di un apparato autoritario posto in posizione di supremazia.” ;
- oppure “lo Stato può essere inteso come quella particolare forma di organizzazione del potere politico che esercita il monopolio della forza legittima, su una comunità di persone stanziate su un determinato territorio e che si avvale di un apparato amministrativo.” ;
- in fine “si può affermare che lo Stato è costituito da una comunità di individui, stanziata su di un territorio e organizzata secondo un ordinamento giuridico.”
- il territorio;
- il popolo;
- e la sovranità.
Tutti gli elementi devono necessariamente coesistere affinché si possa parlare di Stato, infatti non è possibile considerare uno Stato:
- un popolo privo di territorio (si pensi alle popolazioni nomade);
- un popolo stanziato su un territorio ma privo di un’autorità di governo (si pensi ai Curdi);
Analizziamo ora in dettagli i tre elementi fondamentali.
Il termine popolo indica la comunità di individui ai quali l’ordinamento giuridico attribuisce lo status di cittadino. Il termine popolo non va confuso con il termine popolazione, in quanto mentre nel primo caso si parla degli individui che hanno la status di cittadino, per popolazione di intende tutti coloro, cittadini e non, che in un determinato momento si trovano nel territorio dello Stato.
La cittadinanza attribuisce determinati diritti e doveri ad un soggetto. In Italia l’acquisto della cittadinanza può avvenire in diversi modi:
- per nascita, cioè quando sia figlio di genitori con cittadinanza italiana o almeno uno dei due;
- nel caso in cui si nasca nel territorio italiano da genitori ignoti o apolidi, ovvero il figlio non segue la cittadinanza dei genitori secondo le regole dettate dallo Stato di appartenenza dei genitori stessi;
- nel caso in cui un cittadino straniero o apolide sposi un cittadino italiano, ma in questo caso devono ricorrere particolari condizioni previste dalla legge;
- nel caso in cui il cittadino risieda regolarmente per più di dieci anni nel territorio dello Stato;
- infine il Presidente della Repubblica può concedere la cittadinanza a soggetti che abbiano reso eminenti servizi all’Italia.
La cittadinanza di può perdere:
- per assunzione di un impiego pubblico o carica pubblica presso uno Stato estero o un ente internazionale cui non partecipi l’Italia.;
- si presti servizio militare, non essendovi obbligato, presso uno Stato estero;
- per rinuncia, qualora il cittadino italiano risieda o si stabilisca a l’estero acquistandone la cittadinanza e rinunciando a quella italiana.
Il territorio è lo spazio geografico delimitato ed ogni altro luogo dove lo Stato esercita la sua sovranità.
Il territorio comprende:
- la terraferma delimitata dai confini naturali o artificiali;
- il mare territoriale che normalmente è individuata nella fascia compresa entro le 12 miglia marine dalla costa;
- lo spazio aereo sovrastante il territorio dello Stato, nonché il sottosuolo, nei limiti dell’effettiva utilizzabilità;
- il territorio fluttuante, cioè le navi e gli aerei mercantili, quando si trovano oltre il mare territoriale degli altri Stati e il relativo spazio aereo, nonché le navi e gli aerei militari ovunque si trovino.
Inoltre è data la possibilità agli Stati costieri di sfruttare la piattaforma continentale che è costituita da quella parte di terra sommersa situata al di fuori del mare territoriale, fino ad una profondità stabilità dalle convenzioni internazionali, fino al punto in cui la profondità delle acque sovrastanti permette lo sfruttamento delle risorse naturali delle predette regioni.
Le convenzioni internazionali disciplinano altre situazioni particolari, riguardo al territorio dello stato, infatti le sedi diplomatiche dello Stato all’estero sono considerate territorio dello Stato Italiano.
Il concetto più complesso è quello della sovranità, consistente nel potere supremo che lo Stato esprime all’interno del proprio territorio (sovranità interna) e nell’indipendenza dello stesso da qualsiasi altro Stato.
La sovranità, come abbiamo visto, presenta due aspetti fondamentali:
- la sovranità esterna, che riguarda i rapporti dello Stato con gli altri Stati e si concreta nella posizione di indipendenza dello Stato da qualsiasi autorità statale straniera;
- la sovranità interna, che riguardi i rapporti dello Stato con i soggetti che risiedono nel suo territorio, caratterizzato della posizione di supremazia del primo nei confronti dei secondi.
La sovranità presenta le seguenti caratteristiche:
- è originaria poiché nasce da con l’ordinamento dello Stato e solo con esso viene meno;
- è esclusiva perché spetta solo allo Stato;
- è incondizionata, perché non può essere limitata da enti esterni allo Stato senza il suo consenso.
Al giorno d’oggi la sovranità incontra alcuni limiti dovuti al generale processo di globalizzazione in atto, che determina una sostanziale perdita di controllo di potere da parte dello Stato a favore della governance mondiale che guida processi sempre più legati ad una dimensione transnazionale, quali l’economia, le comunicazioni, lo sfruttamento e la circolazione di risorse di capitali. Inoltre l’appartenenza dello Stato a istituti sovranazionali (es. Unione Europea), le cui norme varcano sempre più i confini nazionali.
Abbiamo visto che cosa si intende per Stato, adesso dobbiamo affrontare due concetti fondamentali che riguardano lo stato e sono:
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