Navigazione anonima tramite VPN
Nei precedenti articoli, dedicati all’anonimato in rete e alla navigazione tramite proxy, abbiamo visto come l’indirizzo IP è una traccia pericolosa che lasciamo durante la navigazione e come è possibile camuffarlo tramite l’uso di un server proxy. Ma, abbiamo anche detto che nascondere semplicemente il reale indirizzo IP non è sufficiente a coprire le nostre attività online. Quindi, continuiamo a parlare di anonimato online, vedendo i vantaggi che puoi ottenere grazie alla navigazione anonima tramite VPN.
Come ho già accennato nel mio articolo dedicato all’Anonimato in rete, ogni pacchetto che transita sulla rete può finire sotto la lente di ingrandimento di autorità governative, di gruppi privati o della criminalità informatica.
Chi ti vuole spiare?
I soggetti interessati alla sorveglianza, al controllo o all’intercettazione non sono solo le forze dell’ordine, governi e criminali informatici, ma una lunga serie di altri soggetti hanno interesse a conoscere i dettagli delle attività di ciascun utente online.
Grosse multinazionali che operano online, raccolgono informazioni sui loro utenti al fine veicolare informazioni pubblicitarie o svolgere altre attività di profilazione per finalità commerciali, di marketing o altro.
Questi soggetti, molto spesso si avvalgono dei “broker di dati”, società che raccolgono informazioni di ogni genere sulle abitudini e i consumi delle persone. Queste informazioni vengono elaborate da società di analisi, le quali, grazie appunto a queste informazioni, possono risalire a singole persone e creare profili molto accurati sui loro gusti e su come la pensano.
Un esempio eclatante è lo scandalo di Cambridge Analytica e del suo ruolo nella campagna elettorale di Donald Trump.
Tra coloro che hanno interesse al monitoraggio della tua attività online, non trovi solo società o multinazionali intenzionate a condizionare le tue scelte e a bombardarti di pubblicità mirata.
Tra i vari attori che operano online, esistono studi legali specializzati, ingaggiati dai grandi marchi della produzione cinematografica e musicale, che controllano le reti peer to peer alla ricerca di violazioni alle leggi sui copyright e sul diritto d’autore. Sempre pronti a denunciare ogni violazione alle autorità competenti.
Insomma, come ti sarai reso conto, gli attori in campo, sono davvero tanti.
Come difendersi
Come puoi vedere, hai ottimi motivi per preoccuparti. E dovresti preoccupati soprattutto se usi spesso, ma anche saltuariamente, un hotspot pubblico. Infatti, quando usi una rete pubblica sicuramente la tua attività online è monitorata. Il motivo principale del monitoraggio è quello di reprimere eventuali illeciti ed evitare un uso improprio della connessione internet, gratuitamente offerta. Ma il fornitore del servizio, soprattutto se è gratuito, potrebbe avere interesse raccogliere i tuoi dati ed eventualmente svolgere attività di profilazione, per poi vendere il tutto al migliore offerente.
Tra l’altro, non sono solo le reti pubbliche a nascondere insidie, ma anche alcune reti private. Infatti, anche l’azienda per cui lavori, sicuramente avrà l’interesse e il diritto di monitorare l’attività online dei propri dipendenti al fine di evitare un uso improprio della rete aziendale.
Quindi, come ti sarai reso conto, anche se nella stanza ci sei solo tu e il tuo computer, in realtà hai alle spalle una marea di occhi che ti osservano e controllano tutto ciò che fai. In pratica sei uno dei tanti protagonisti di un grande fratello digitale, dove il soggetto su cui vengono puntate le telecamere sei tu.
Ma non sei obbligato a subire passivamente tutto questo. Puoi difenderti e prevenire tutto ciò, o per lo meno limitarlo.
Come hai potuto leggere nei precedenti articoli, esistono vari livelli di anonimato e di tutela della privacy.
Come ho già detto su Navigazione tramite proxy e su Come impostare e configurare un Proxy i server proxy possono aiutarti a nascondere il tuo indirizzo IP, e in parte la tua reale identità, ma non ti garantiscono l’anonimato al 100%.
Fortunatamente, puoi ottenere maggiore sicurezza e controllo della privacy grazie alla navigazione anonima tramite VPN.
Ma per capire bene come funziona, cerchiamo prima di avere un idea chiara di cosa stiamo parlando.
Che cos’è una VPN?
Il termine VPN sta per Virtual Private Networks.
Originariamente le VPN sono state pensate per creare una rete virtuale tra computer fisicamente distanti tra loro, sfruttando una rete pubblica preesistente, come internet. Sfruttando questa tecnologia, i computer possono dialogare tra loro come se facessero parte della stessa LAN. Usando una VPN le aziende avrebbero un risparmio non indifferente, in quanto eviterebbero costi di localizzazione, di affitto di linee dedicate, costi per la realizzazione di collegamenti fisici ecc.
Tutto il traffico dei computer e server collegati alla VPN, passa attraverso un tunnel virtuale che utilizza internet come mezzo di collegamento.
Naturalmente occorre ridurre al minimo i rischi per l’azienda di perdita di dati o di spionaggio. Infatti è importante garantire un certo livello di sicurezza e una buona stabilità nei collegamenti.
Soprattutto la sicurezza, in una VPN, è di fondamentale importanza. Le reti VPN sicure adottano protocolli che provvedono a cifrare il traffico transitante sulla rete virtuale. In genere il tunneling avviene cifrando e incapsulando i dati e il protocollo nel protocollo di rete pubblica, così che i dati che transitano per il tunnel non siano comprensibili da parte di soggetti terzi che esaminano i dati trasmessi.
Ultimamente, sempre più spesso, le VPN sono usate da utenti attenti alla propria privacy su internet, come mezzo di comunicazione sicuro. Infatti, se ben configurate, riescono a garantire un alto livello di anonimato e un basso rischio di intercettazione. Di questa sicurezza ne giovano soprattutto coloro che vivono in quelle regioni del mondo dove la censura la fa da padrona.
I vantaggi di usare una VPN rispetto ad un proxy sono evidenti. Se usi una VPN non hai bisogno di configurare browser o altri programmi per connetterti in modalità anonima. Infatti il tunneling avviene su tutto il sistema. Inoltre i provider che offrono servizi VPN hanno server dislocati in vari paesi del globo. Ciò ti permette di ottimizzare le richieste alla rete internet.
Navigazione anonima tramite VPN
Tieni presente che spesso non basta parlare di VPN per essere sicuri. Ciò che determina la qualità della sicurezza di una VPN sono i protocolli forniti, la crittografia e le policy sul trattamento dei dati.
Prendendo in considerazione proprio il trattamento dei dati, è importante, al fine di garantire un buon livello di anonimato, che il fornitore del servizio adotti una politica “no logs”. In pratica, è importante che il provider non conservi cronologie e dati relativi alla navigazione. Queste informazioni devono essere dichiarate sul sito del provider e le devi trovare scritte sia nella parte riguardante i Termini e le Condizioni d’Uso (c.d. ToS) che nella Privacy Policy.
Cerchiamo di capire perché è importante, ai fine della navigazione anonima tramite VPN, la non conservare i dati di navigazione.
In molti Stati, tra cui anche l’Italia, i fornitori di accesso ad internet hanno l’obbligo di conservare i dati relativi alla navigazione dei propri utenti, in file di logs per diverso tempo. In alcuni casi per diversi anni. Questo vuol dire che se per esempio accedi ad un sito che distribuisce abusivamente materiale protetto da copyright e scarichi un film, violando così la legge sul diritto di autore, le autorità in qualunque momento potrebbero risalire a te semplicemente chiedendo i file di logs al tuo ISP.
Naturalmente se invece il tuo ISP non avesse conservato i logs, non avrebbe mai potuto fornire le informazioni riguardanti le tue attività online. Il motivo è ovvio, non le possiede.
Quindi usando una VPN che non conserva i logs, hai la sicurezza che, nel tempo, nessuno potrà accedere alle informazioni riguardanti lo storico della tua navigazione. Come i siti che hai visitato, i file scaricati ecc.
Scegli sempre VPN che non salvano i logs
Naturalmente questo non è un invito ad usare una VPN per commettere crimini o per violare la legge. Ma ti invito ad usare una VPN per tutelare la tua privacy. Infatti i tuoi dati, se non sono accuratamente protetti, corrono il rischio di finire nelle mani sbagliate. Ed è per questo motivo che ti devi tutelare.
Alcuni dei più famosi fornitori di VPN, come NordVPN e ExpressVPN adottano questa politica. Non a caso, le sedi di queste due società sono, rispettivamente, Panama e le Isole Vergine Britanniche. Luoghi famosi perché adottano norme restringenti a tutela della privacy e perché ospitano banche e società offshore.
Come vedi iniziamo a fare sul serio.
Nel prossimo articolo vedremo aspetti più tecnici, come protocollo e crittografia. Quindi saprai scegliere quale VPN scegliere in base ai protocolli che usa.
Prima di concludere questo articolo, voglio fare una riflessione sull’aspetto economico.
Tieni presente che i grossi fornitori di VPN hanno migliaia di server dislocati in tutto i mondo. La loro gestione ha un costo. Chi ti fornisce un servizio gratuito, dovrà pur sempre rientrare delle spese. Molto spesso lo fanno vendendo i dati dei propri utenti. Noi puoi credere che il mondo sia pieno di benefattori.
Prosegui con la navigazione e leggi il prossimo articolo dove ti spiego “Come funziona una VPN”.
Più avanti parleremo anche della rete TOR e di come funziona, del Deep Web e del Dark Web, e perché è importante collegarsi nel Deep Web tramite TOR browser usando una VPN.