Navigazione tramite Proxy
In questo articolo vedremo com’è semplice nascondere il proprio indirizzo IP e come funziona la navigazione anonima tramite proxy.
Come ho già detto nel precedente articolo, dedicato all’ Anonimato in rete, navigando su internet si lasciano una marea di tracce e tra queste la più importante è l’indirizzo IP.
Prima di proseguire è importante cercare di capire bene di cosa stiamo parlando.
Naturalmente, non ho intenzione di farti una lezione sul funzionamento delle reti di calcolatori, ma di fornirti le basi per capire come funziona internet, in modo da sfruttare al meglio le varie tecniche di anonimato. E tra queste, appunto la navigazione tramite proxy.
Internet Protocol
IP è l’acronimo di Internet Protocol, un protocollo di rete appartenente alla suite dei protolli internet TCP/IP, l’insieme dei protocolli su cui si basa il funzionamento di internet.
Il protocollo IP nasce con lo scopo di collegare tra loro reti eterogenee. In pratica consente la comunicazione tra computer o altri dispositivi, dotati di scheda di rete, indipendente dal mezzo con cui sono collegati. Per essere più chiari, grazie a questo protocollo, il mondo di internet è composto da reti che usano sistemi di comunicazione diversi ,come fibra ottica, Wi-Fi, LAN, connessioni satellitari ecc.
Indirizzo IP ovvero Internet Protocoll Adress
L’indirizzo IP è un identificativo univoco assegnato alla scheda di rete di un terminale, che può essere un computer, un server, un tablet, uno smartphone ecc, indispensabile per poter essere riconosciuto all’interno di una rete. Per scheda di rete non mi riferisco alla classica scheda di rete (standard IEEE 802.3) usata per le connessioni LAN, ma alla generica scheda hardware che consente ad un dispositivo di collegarsi ad una qualsiasi rete.
Inoltre, fai attenzione a non confondere l’indirizzo IP con il MAC Adress, che è l’identificativo univoco assegnato dal produttore ad una scheda di rete. Infatti, mentre l’indirizzo IP può cambiare, il MAC Adress, almeno in teoria, non cambia, è unico per ogni scheda di rete prodotta.
In un prossimo articolo ti mostrerò com’è possibile cambiare l’indirizzo MAC di una scheda di rete. Tale pratica viene definita MAC Spoofing e il suo fine è quello di non lasciare tracce quando ci si collega ad una rete pubblica.
Ma riprendiamo il nostro discorso a proposito dell’indirizzo IP.
Quando un dispositivo, che sia un computer, uno smartphone o altro, si collega ad internet gli viene assegnato un indirizzo IP dall’ISP (acronimo di Internet service provider che in italiano vuol dire fornitore di servizi internet).
Ma apriamo di nuovo una parentesi. In realtà esistono due tipi di indirizzi IP: uno locale, cioè interno ad una rete privata e uno pubblico, che è quello assegnato dall’ISP e che riceve il server di destinazione come indirizzo del mittente.
Cerco di esser più chiaro. Se ti colleghi ad internet tramite una rete privata o una NAT, l’ unico ad avere un IP pubblico è il router o il server di uscita(molto spesso dei proxy), detto anche Gateway.
Questo succede perché in una rete privata ad ogni utente viene assegnato un indirizzo privato, per poter comunicare con i computer interni alla rete, e tutto il traffico diretto all’esterno alla rete passa attraverso il Gateway, che poi è la macchina che è collegata ad internet.
Il classico esempio è una rete domestica, dove più computer si collegano ad internet tramite un modem/router Wi-Fi. Il router Wi-Fi assegna ad ogni dispositivo collegato un indirizzo IP privato, mentre lui avrà un indirizzo pubblico, assegnatoli dall’ISP e si occuperà di gestire tutto il traffico da e per internet.
Com’è fatto un indirizzo IP?
Un altra cosa importante da sapere è: com’è fatto l’indirizzo IP.
Il protocollo IP tutt’ora usato è IP versione 4, indicato con la dicitura IPv4. Ma gradualmente si sta transitando al suo successore: IPv6.
Nella versione 4 (IPv4) l’indirizzo è a 32 bit e si rappresenta con una quaterna di numeri che vanno da 0 a 255, separati da un punto. Alcuni indirizzi non possono essere usati in quanto riservati, come 0.0.0.0 e 255.255.255.255, ma questo non è argomento di questo articolo.
Mentre nella versione 6 (IPv6) l’indirizzo è a 128 bit e lo si rappresenta con con 8 gruppi di 4 cifre esadecimali separati da due punti (:), dove le lettere vengono scritte in minuscolo. Un esempio di indirizzo IPv6 è 2001:0db8:85a3:0000:1319:8a2e:0370:7344.
I gruppi composti da soli zero si possono omettere. Quindi l’ esempio precedente lo si potrebbe scrivere: 2001:0db8:85a3::1319:8a2e:0370:7344.
Il transito al nuovo sistema di indirizzamento è stato reso necessario per via limitato numero di indirizzi disponibili con IPv4 e dalla rapida diffusione di internet e dal crescente numero di computer collegati.
Naturalmente, come ho già detto, questo non è un corso sulle reti di computer. Anche se ci sarebbero molte altre cose da dire sul protocollo IP, per ora fermiamoci qui, non è necessario approfondire ulteriormente. Piuttosto, iniziamo ad occuparci della navigazione anonima tramite proxy.
Navigazione anonima tramite Proxy
Prima di proseguire, è doveroso fare una premessa. I Proxy sono sempre meno usati per la navigazione in incognito. Attualmente vengono sostituiti da metodi più efficaci come l’uso di una VPN o della rete Tor. Delle VPN e della rete tor ne parleremo in appositi articoli.
Ciò nonostante, è bene conoscere l’uso dei proxy, in quanto possono comunque essere utili in certe occasioni.
Il funzionamento del proxy è abbastanza semplice. Quello che fa in sostanza è porsi tra il client e il server, facendo quindi da “tramite” tra le due risorse. Mascherando così il reale mittente della richiesta. La figura qui sotto aiuta a chiarire le idee.
Bob non sa che la richiesta proviene da Alice, perché c’è Proxy che fa da tramite.
Esistono diversi tipi di proxy. Li possiamo distinguere in:
- Proxy HTTP/HTTPS;
- SOCKS4;
- Proxy SOCKS5;
- Web Proxy;
Poiché per usare un Web Proxy non occorre alcun tipo di configurazione, sono ideali per iniziare a fare delle prove e capirne il funzionamento. Quindi cominciamo a descrivere quest’ultimi.
Navigazione anonima tramite Web Proxy
I web Proxy sono dei veri e propri siti che permettono di navigare in incognito. Per essere usati non necessitano di nessuna configurazione o l’istallazione di alcun tool.
Ne esistono tantissimi. Ti consiglio di provarne qualcuno, per capire il funzionamento dei proxy.
Iniziamo a fare alcune prove. Mettiamoci subito a lavoro e proviamo uno dei tenti web Proxy presenti in rete.
Prima di navigare tramite proxy, collegati al sito http://ip4.me/ per visualizzare l’indirizzo IP pubblico. Quello assegnatoti dall’ISP e con il quale ti colleghi ad internet.
Come puoi vedere in figura, in alto, evidenziato, comparirà il tuo attuale indirizzo IP pubblico. Prendine nota.

Come web proxy proveremo Hide.me.
Ora collegati all’indirizzo https://hide.me/it/proxy E scrivi l’indirizzo del sito a cui ti vuoi collegare in forma anonima nell’apposito campo. Nel nostro caso scriveremo l’indirizzo http://ip4.me. Come in figura.

Come vedi, hide.me ti permette di scegliere anche la località del proxy da usare. A questo punto clicca sul pulsante naviga anonimamente. Hide.me ti collegherà al sito ip4.me, e come puoi notare il tuo indirizzo IP pubblico è cambiato.
In realtà l’indirizzo IP evidenziato è quello del proxy con il quale ti sei collegato.

L’uso di un Web Proxy può essere un buon inizio per imparare la navigazione in incognito. Naturalmente hai ancora molto da imparare. Siamo ancora all’inizio.
Di seguito trovi alcuni esempi di web proxy:
- whoer.net
- hide.me
- proxysite.com
- vpnbook.com
- hidemyass.com
- kproxy.com
- hidester.com
- filterbypass.me
Una lista completa la puoi ottenere su www.proxy4free.com.
Questi invece sono alcuni siti attraverso i quali puoi verificare il tuo indirizzo IP:
- https://www.whatismyip.com
- http://whatismyipaddress.com
- http://whatismyip.org
- http://mxtoolbox.com/whatismyip/
- http://ip4.me
Proxy HTTP/HTTPS
I Proxy HTTP/HTTPS sono proxy che accettano e inoltrano solo richieste in chiaro con protocollo HTTP o con cifratura TLS/SSL tramite il protocollo HTTPS.
In pratica con questi proxy puoi collegarti solo a siti web, ovvero a tutti quei servizi compatibili con questi protocolli. Per esempio, non puoi trasferire file su un server usando il protocollo FTP.
I Proxy HTTP/HTTPS, sono abbastanza diffusi e facili da reperire. I server che li ospitano devono gestire un solo protocollo, a differenza dei Proxy SOCKS.
Proxy SOCKS4/SOCKS5
I proxy SOCKS hanno la caratteristica di gestire anche altri protocolli della suite TCP/IP, oltre, naturalmente, al protocollo HTTP. SOCKS5 è in grado di gestire anche le richieste con protocolli UDP. Approfondiremo l’argomento nell’articolo dedicato ai vari protocolli di internet.
Cercando di essere più chiari, a differenza dei Proxy HTTP/HTTPS, con questo tipo di proxy puoi usare qualsiasi programma che usa un protocollo di comunicazione su internet, come per esempio un programma per connettersi a IRC, un client FTP o un client di posta elettronica ecc.
Naturalmente, poiché devono gestire più protocolli, i Proxy SOCKS sono meno performanti dei proxy HTTP/HTTPS.
Dove reperire Proxy List
Naturalmente digitando su google “proxy list”, otterrai una marea di liste. Ma nella maggior parte dei casi contengono server lentissimi, blacklistati o addirittura non più attivi.
Come ho detto prima un elenco di proxy gratuiti e funzionanti lo puoi ottenere sul sito www.proxy4free.com.
Esistono anche altri siti dove puoi ottenere proxy list.
Alcune di queste liste sono a pagamento. Se vuoi, puoi acquistare una proxy list, con server funzionanti, da siti specializzati come:
- Hidemyass;
- Premium Proxy Switcher;
- ProxySolutions;
- SharedProxies;
- Coolproxies ;
Server Proxy e Blacklist
Un’altra cosa importante che devi sapere, è che molti proxy anonimi gratuiti, poiché vengono spesso usati per usi non proprio leciti, facilmente finiscono in black list. Queste black list vengono gestite catalogate da servizi specializzati e usati dai portali per bloccare l’accesso agli IP presenti nella lista.
I servizi più popolari dai quali ottenere queste blacklist sono Spamhaus e Barracuda. Ma ce ne sono molti altri.
Per verificare se un IP è stato blacklistato puoi utilizzare uno dei servizi di verifica IP che supportano le blacklist oppure utilizzare il servizio specifico di WhatIsMyIPAddress.com.
Sempre nel campo di server proxy gratuiti, tieni presente che mantenere un server ha dei costi, e chi li gestisce non è detto che sia una benefattore. Non sai il reale motivo per cui offre gratuitamente questo servizio.
Questi server potrebbero essere in realtà dei veri e propri Honeypot, ovvero proxy gestiti da organizzazioni governative e non il cui fine è quello di monitorare il traffico. O, nella peggiore delle ipotesi, in organizzazioni il cui intento è quello di commettere illeciti come furto di identità o di password. Ricorda che quando usi un proxy tutti i dati passano da quest’ultimo.
Per ora ci fermiamo qui. Nel prossimo articolo vedremo Come impostare e configurare un Proxy.
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